I grandi esperti 4/ Zangrillo: “Il virus clinicamente è inesistente, lo ribadisco e nessuno è riuscito a smentirmi”

28 Agosto 2020
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di Stefania Piazzo – “Il virus clinicamente è inesistente”. E’ il 31 maggio quando il professor Alberto Zangrillo primario del San Raffaele pronuncia questa frase che agita la comunità scientifica, la politica e i media. Ecco il suo intervento nel corso del convegno in Senato sul tema del Covid in cui ribadisce le sue ragioni. Siamo a fine luglio ma le polemiche ancora non si placano. Le terapie intensive non sono più sature, i contagi ci sono, e coinvolgono una popolazione di trentenni. Le popolazioni più a rischio sono più prudenti o sta cambiando realmente qualcosa?

“Non datemi del negazionista, il virus esiste ma la malattia è cambiata” “Dire che il virus oggi non sta producendo una malattia clinicamente significativa non vuol dire affatto negare l’esistenza del Sars-Cov-2. Rifiuto in tutti i modi la definizione di negazionista”. E’ quanto afferma poi in un’intervista a “La Repubblica” il primario di Terapia intensiva al San Raffaele di Milano e prorettore dell’Universita’ Vita-Salute, in replica intervento al convegno organizzato in Senato.

“Lavoro di clinica e ricerca – dice – e sin dall’inizio ci siamo occupati dell’epidemia. Io riporto solo l’evidenza, ovvero che oggi il virus non produce una malattia clinicamente rilevante. Ma questo non vuol dire che il virus non esista piu’: sono stato il primo, gia’ ad aprile, a dire che dovremo convivere con il Sars-Cov-2 finchè non arrivera’ un vaccino”.

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