Terza dose di vaccino anti-Covid necessaria per tutti dopo 6 mesi dalla seconda, “per avere un livello di protezione che in qualche modo blocca la trasmissione” del virus. Lo dice il virologo Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, ai microfoni di ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio 1. “Il rischio più grosso che corriamo secondo me – afferma – è quello che il vaccino ha una durata di circa 6 mesi e quindi siamo costretti a rincorrere il virus e a iniziare la terza dose. Quindi di fatto adesso abbiamo persone che si devono ancora fare la prima, persone che devono completare con la seconda e persone che devono iniziare la terza. Insomma, una situazione un po’ complessa”. Ma “se si guardano i dati di Israele – ricorda l’esperto – dopo 6 mesi la protezione si abbassa al 30-40%”. E i sanitari che si sono vaccinati per primi, compreso lo stesso Crisanti che ha fatto la seconda dose a febbraio, “hanno un livello di protezione in media più basso, nel senso che se io adesso incontro una persona infetta – chiarisce il virologo – posso a mia volta infettarmi o trasmettere il virus, ma ho ancora un livello di protezione contro la forma di malattia grave”. Oltre all’indebolimento dell’efficacia immunitaria, c’è poi l’incognita che potrebbe far saltare il ‘banco’: “Chiaramente – precisa Crisanti – la minaccia principale potrebbe sempre venire dall’emergere di una nuova variante resistente al vaccino”.

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