“Va risolto il problema dell’allineamento della protezione del vaccino con quella del Green pass. Perche’ tra 3 o 4 mesi avremo persone che si sono vaccinate tra aprile e luglio e che, sebbene ancora protette da rischio di ospedalizzazione, possono infettarsi e trasmettere il virus. Cio’ implica che non possiamo creare con il Green pass ambienti sicuri. E questo nodo, in qualche modo, va risolto”. Lo ha detto ad Agora’, su Rai Tre, Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Universita’ di Padova. “La dinamica della quarta ondata – ha aggiunto – dipendera’ dalla durata del vaccino e dal numero di persone vaccinate. In Italia stiamo ancora in un momento di protezione relativamente elevata perche’ gran parte di noi ha fatto il vaccino tra aprile e luglio, una finestra che ci consente ancora di avere una certa immunita’”. Tuttavia, ha precisato, “la protezione dall’infezione, dopo sei mesi dalla vaccinazione, diminuisce dal 95% a 40%, quindi aumenta la probabilita’ che ci si possa infettare La notizia buona – ha concluso – e’ che dopo 6 mesi rimane ancora molto elevata la probabilita’ che chi e’ vaccinato sia protetto dalla malattia e dai sintomi gravi, la cui protezione va dal 95% al 65%”.

Crisanti: Green pass non è allineato a reale protezione delle persone
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