di Roberto Paolino – Noi federalisti abbiamo un sogno nel cassetto tre territori nettamente suddivisi che rappresentano l’Italia ovviamente tutto ciò può avvenire solo con una costituzione federalista.
Solo con il federalismo si può superare l’attuale stato-nazione guardando con fiducia alla prospettiva macroregionale che è un pensiero attuale, capace di interpretare le sfide post moderno fornendo una chiave di lettura alla richiesta di autodeterminazione dei popoli. Il tutto si fonde in tre concetti cardine:
- autonomia
- coordinamento
- sussidiarietà
Tre principi che devono essere rappresentati in una compiuta democrazia partecipativa. Ovviamente il tutto deve reggersi su una grande identità territoriale e di comunità; se vogliamo andare oltre gli schemi politici obsoleti destra e sinistra il pensiero federalista diviene una indispensabile premessa per sostituire il centralismo partitico; quello che ci fa dire “sono tutti uguali”.
Solo con un forte decentramento si può salvaguardare la cultura locale costruendo una riscoperta del patrimonio ancestrale vilipeso troppe volte dalla cultura centralista, europeista e mondialista.
È ormai chiaro che vi sono questioni territoriali che non possono più essere risolte da una cultura politica costruita su vecchi schemi di contrapposizione ideologica. Bisogna lavorare affinché l’appartenenza territoriale vinca sullo strapotere dello stato, sul concetto triste di un mondo uniforme. Non esiste altra soluzione che costruire una società federalista che rispetti le tradizioni, la diversità e la libertà individuale.
Unico strumento per mettere a tacere chi per ignoranza o malafede ritiene il federalismo un pericolo per la tenuta dello stato.
Photo by Eduardo Sánchez
