Un fermo su caso Lombardia Film Commission. “Sostegni stava scappando in Brasile”

16 Luglio 2020
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Lama rotante giudiziaria sul cielo di Milano. Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza ha fermato- ne dà notizia l’Ansa divulgando una nota della Procura -, mentre stava scappando in Brasile, Luca Sostegni. L’uomo sarebbe intervenuto in una presunta compravendita ‘gonfiata’ di un immobile a Cormano (Milano), un capannone industriale che venne venduto alla fondazione Lombardia Film Commission.

Per la magistratura, Sostegni, liquidatore di una società, è accusato del reato di peculato su Fondi della Regione Lombardia ed estorsione nell’inchiesta che vede indagati anche tre commercialisti e nella quale si stanno facendo verifiche sui Fondi della Lega.

Del fermo, nell’inchiesta coordinata dall’aggiunto Eugenio Fusco, ne ha dato notizia direttamente il procuratore Francesco Greco con una nota. Il prezzo di vendita dell’immobile, secondo le indagini, sarebbe stato gonfiato fino ad 800mila euro, mentre il valore era di 400mila euro. Per l’acquisto del capannone sono stati usati Fondi pubblici. A Sostegni viene contestata anche l’estorsione perché avrebbe chiesto soldi ad altre persone in cambio del suo silenzio su questa vicenda.

Michele Scillieri, commercialista con lo studio a Milano dove a fine 2107 è stato registrato e domiciliato il movimento “Lega per Salvini premier” avrebbe architettato l’operazione con al centro la vendita ritenuta ‘gonfiata’ di un capannone nel milanese a Lombardia Film Commission e che ha portato al fermo di Luca Sostegni. Come risulta dagli atti, il commercialista e’ indagato con altri due ideatori dell’operazione, Alberto Di Rubba, ex presidente della Fondazione ed ex revisore dei conti del gruppo alla Camera e Andrea Manzoni, altro professionista di fiducia.

Poi come ribadisce l’Agi, nell’indagine che coinvolge i commercialisti di fiducia della Lega per i Fondi  al partito, il nome centrale è però proprio quello di Michele Scillieri, tecnico chiamato per un periodo a svolgere il ruolo di sindaco della Lombardia Film Commission. Scillieri – secondo la ricostruzione investigava – era consulente della società pubblica regionale che si occupa di promuovere il territorio per le attività cinematografiche, proprio quando Andrea Di Rubba (nominato dall’allora governatore Roberto Maroni) ne era il presidente.

A sua volta Di Rubba è anche uno dei commercialisti di fiducia legati al tesoriere della Lega, Giulio Centemero. Scillieri, Di Rubba e Manzoni sono indagati in questo filone per peculato. Nell’affare del capannone però Scillieri compare anche dall’altro lato, ovvero come liquidatore della Immobiliare Andromeda, che avrebbe comprato in prima battuta per una cifra “gonfiata” l’immobile di Cormano. del valore reale di 400 mila. L’acquisto avvenne dalla euro dalla società liquidata da Sostegni – oggi fermato – la Paloschi Srl. Quindi il capannone fu venduto per la cifra doppia alla Lombardia Film Commission. Insomma, quando Andromeda concluse l’affare, Scillieri era allo sindaco della fondazione che erogò gli 800 mila euro pubblici, e di lì a poco sarebbe diventato liquidatore della società privata che beneficiò di quegli 800 mila euro.

Photo by Tingey Injury Law Firm 

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