di Riccardo Rocchesso – Maria Cristina Rota, il pm che aveva convocato Giuseppe Conte venerdì scorso, per parlare della gestione delle zone della ValSeriana e Nembro, è stata sostituita dal CSM con il procuratore Angelo Antonio Chiappani.
Ma come mai questo trasferimento? Forse la pm era troppo agguerrita nei confronti del presidente? O forse era troppo legata alla suo territorio, Bergamo, città devastata nell’anima dall’emergenza Coronavirus?
Nessuna di queste probabilmente. Aveva semplicemente finito il suo mandato?
Cercando su internet ho scoperto che Il Giornale, il 29 maggio 2019, scriveva in un articolo sull’edizione online (periodo in cui scoppiò il caso Palamara) che ci fu un magistrato che manifestò proprio a Palamara la sua completa solidarietà.
Si trattava proprio di Angelo Antonio Chiappani, che, come dichiara Libero su un suo articolo oggi, era stato intercettato dichiarando: “Io vorrei fare Roma e magari ci metto Brescia perché dovrebbe essere più semplice Brescia “.
Sembra la solita “gestione all’italiana” poco chiara ed in molti sono rimasti sconvolti da quanto sia, forse, troppo malleabile la giustizia in Italia quando si parla di politici. E questa sostituzione, al 90°, rischia di fare molto discutere nei prossimi giorni.