di Luigi Basso – Chi crede che in questo articolo si parli della vita della giovane Silvia Romano può anche finire la lettura del pezzo, perché resterà deluso.
Il dibattito pubblico italico sulla vicenda è come, al solito, demenziale e paranoico: roba da voyeurs in astinenza per lockdown.
Il punto è politico, per quello che ci compete. L’Esecutivo italico ha gestito l’affare in modo talmente dilettantesco che non ha altra possibilità che dimettersi; mi spiego.
1 . E’ trapelata la notizia che sarebbe stato pagato un riscatto di 4 milioni di euro: questo pone a rischio di rapimento tutti gli italiani all’estero e fa sorgere l’allarme che alcuni di essi siano, da adesso, tentati di pianificare il proprio rapimento con riscatto a carico dello Stato, in stile “Totò, Peppino e i fuorilegge”;
2 – la liberazione dell’ostaggio sarebbe avvenuta grazie ai Servizi Segreti turchi: ciò significa che l’Italia non conta nulla all’estero, meno di una cicca, neppure in una sua ex colonia come la Somalia (luogo dove ha la base il gruppo terrorista che ha trattato la resa);
3 – i retroscena di molti giornali riportano l’indegna gazzarra tra il Premier ed il suo Ministro degli Esteri per arrivare primi a dare la notizia, manco fossero bambini problematici;
4 – la spettacolarizzazione dell’evento in stile Salvini – Battisti (Conte si è salvinizzato, ormai è evidente).
Cosa altro deve fare un Esecutivo per essere sfiduciato ?
Saluto Romano
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