Quel colore arancione di Pappalardo… che ricorda molto Soros

31 Maggio 2020
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di Giuseppe Angiuli – Il colore arancione fu usato nella prima rivoluzione colorata organizzata da Soros in Ucraina nel 2004.

L’unica funzione, forse, di questo genere di “spaventapasseri” è quella di promuovere l’organizzazione e la canalizzazione del dissenso su binari di velleitarismo parolaio anti-sistema, al fine di scatenare forme brutali di repressione delle forze di Polizia nei confronti di chiunque dissenta rispetto al sistema dominante, in modo tale poi da generare un effetto complessivamente paralizzante nella nostra società.

Si tratta di vecchi trucchi a cui il Potere ricorre da tempo immemore per costruire finte forme funzionali di protesta popolare.

E’ inutile illudersi: per la nostra Italia forse è finita, questa è la dura, triste e cruda verità.

“L’Italia è già oggi interamente distrutta e soggiogata da forze straniere che intendono portarsi via di tutto e dunque non è materialmente possibile costruire delle forze popolari realmente organizzate sui territori al fine di promuovere una rinascita dell’interesse nazionale”.

Tutto ciò che oggi si muove e si agita è sempre immancabilmente funzionale ai disegni dei poteri globalisti, che hanno costruito una trama totalitaria in cui sono loro a controllare ogni tessera del mosaico.

Un albero cattivo non può mai portare dei buoni frutti (Vangelo di Matteo, 7, 16-20).

Il disegno dei poteri globalisti può ancora fallire ma a metterlo in difficoltà non possono essere dei movimenti popolari costruiti fin dal primo istante affinchè falliscano e portino acqua al mulino dei nemici del popolo italiano.

Molto presto ci saranno dei forti scossoni ma arriveranno solo e unicamente dall’estero.

Noi italiani dobbiamo solo attendere il momento propizio per potere inserirci in tale flusso di scosse telluriche che alla fine condurranno al fallimento del piano di creazione di una dittatura globale sotto la spinta della finta pandemia da Covid-19.

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Direttrice: Stefania Piazzo
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