di Stefania Piazzo – 25 aprile 2014. Teniamo bene a mente questa data. «Io voglio sfidare Renzi su tre temi: su tre referendum che mi stanno particolarmente a cuore». Così parlava il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, a Padova per sostenere il candidato del Carroccio alle amministrative e per parlare delle raccolte firme avviate nei gazebo di tutta Italia. «Il primo – spiegava – è per cancellare la legge Fornero che è una legge infame, vigliacca, per restituire a milioni di italiani i diritti che sono stati loro rubati. E quindi se arriviamo a 500 mila firme li portiamo sulla scrivania di Renzi e vorrei da lui un sì o un no alla cancellazione di quella porcata che è la riforma Fornero sulle pensioni». «La seconda – aggiungeva – è la cancellazione delle Prefetture che permetterebbe di risparmiare 500 milioni di euro. Siccome Renzi è alla disperata ricerca di soldi e di enti inutili da tagliare perchè non chiudere le prefetture come richiesto da Einaudi 70 anni fa?». «La terza – concludeva – è la regolamentazione e la tassazione della prostituzione. Dopo sessant’anni vogliamo cancellare la legge Merlin grazie alle 500 mila firme che stiamo raccogliendo in tutta Italia. E spero che tanti cittadini veneti vadano nei loro comuni a firmare per questi referendum. Vorrei che Renzi dicesse sì o no, sono d’accordo o non sono d’accordo a togliere dalle strade e regolamentare le prostitute».
Oggi i referendum sono 6, e sono sulla giustizia. Niente più Fornero, niente più via le prefetture. Anzi. E silenzio sulla Merlin. Peccato. E Fornero consulente del governo con la Lega. Cosa non si manda giù pur di stare a Palazzo Chigi.