Quando il 2 giugno c’era Bossi a Pontida

2 Giugno 2023
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di Cuore Verde – Non si torni indietro nel tempo. Lo so. Ma ogni tanto, nelle mie passeggiate lungo sentieri solitari, mi piace ripercorrere momenti che, per alcuni aspetti, ritengo siano stati epici. Reduce e nostalgico? No, ogni tanto mi piace ricordare che è esistita un’altra Lega e un’altra Pontida. Verde. Certo, Pontida è stato anche il luogo delle promesse non mantenute e tradite. Eravamo consapevoli che la Padania il giorno dopo sarebbe stata sacrificata nei palazzi della politica romana. Riposta in un angolo. Dimenticata. Ora però trovo insopportabile che sia stata addirittura rinnegata. Ma, in quei giorni di consapevole illusione, mi pervadeva una sensazione positiva di calma e serena unità. Ecco La parte iniziale e finale del discorso di Umberto Bossi tenuto a Pontida in quel gioioso 2 giugno del 1996.        

“E’ festa qui tra il popolo sovrano della Padania, con il Parlamento ed il Governo Padani. Ed è festa là nel parlamento romano, con il potere costituito e rigido, con il potere mummificato schierato in difesa di una Costituzione che i cosiddetti Padri della Patria previdero immortale come le rovine di Roma. In realtà e festa soltanto qui, dove si parla di libertà e di democrazia. Qui è la festa del coraggio della giovane ed eterna nazione padana. E’ il raduno della paura e dei risentimenti statalisti a Roma. 2 giugno. A Roma è festa del tradimento delle speranze di chi è morto lottando per la libertà. I morti si onorano con i fatti, non soltanto con le corone di fiori e con i bei discorsi. I federalisti dell’ultima ora che propongono di cambiare la Costituzione con la commissione bicamerale, cioè di non cambiare nulla, piangono a Roma per lo Stato che loro hanno distrutto e non si ricordano il vecchio adagio che sostiene che il potere costituito non diventerà mai potere costituente. Sostengono che non il popolo ma il parlamento ha ogni diritto sovrano. Per essi, non il popolo ma il parlamento può cambiare la Costituzione, anzi il parlamento è il solo ad avere potere costituente. E’ più che giusto, allora, che chi espropria il potere costituente al popolo nel nome del parlamento festeggi il 2 giugno in parlamento e non tra il popolo. Ma io questa mattina ho sentito il dovere morale di richiamare a Pontida i capigruppo che stavano andando a Roma. Noi siamo col popolo, anzi, noi siamo del popolo, siamo dei popoli padani che 3 mesi fa si sono costituiti, qui a Pontida, in Nazione Padana. Qui a Pontida, dove da mille anni vive il Dio della Libertà della Padania. Dove venne forgiata, nei tempi dei tempi, la spada di volontà che annienta l’oppressore della Padania.

(…)

E’ per questo che oggi, 2 giugno, a Roma piangono gli errori e il tradimento della attuale Costituzione che, all’art. 5, è dichiarata una e indivisibile, tuttavia riconosce e promuove le autonomie locali, confermando la genesi di carattere federalista. Piangono per aver tradito la naturale evoluzione federalista del Paese. Stuart Mill sottolineò che nelle autonomie locali si ha un ingrandimento della persona umana. Senza istituzioni locali una Nazione può darsi un Governo libero, ma non lo spirito della libertà. Tradirono il popolo! Non ci commuovono le loro lacrime di coccodrillo! 

2 giugno: 

2 come due repubbliche 

2 come due parlamenti 

2 come due Governi 2 come due economie 

2 come due monete 2 come il 2 giugno. 

Cresce la Nazione: cuore a Mantova, testa a Venezia, nervi nei ministeri reticolari e il Po come spina dorsale. E’ una Nazione bambina, ma crescerà forte e rigogliosa, libera perché frutto dell’amore. 

A chi è venuto da altri Paese e ci vuole bene, agli uomini e alle donne, ai padri e ai figli dei nostri padri: 

UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO FINO ALL’ INDIPENDENZA!!!

(PONTIDA 2 GIUGNO 1996 – Intervento del Segretario Federale, on. Umberto Bossi)

https://www.leganord.org/lo-statuto-della-lega-nord/category/37-pontida?download=267:2-giugno-1996-pontida

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