“Ieri si è consumato in Consiglio dei ministri il tradimento di tutto ciò per cui abbiamo lavorato duramente subendo insulti, pressioni e attacchi personali pesantissimi. Una delle condizioni principali per il nostro ingresso nel governo Draghi era quella di non toccare le leggi e i risultati faticosamente ottenuti da tutti noi, durante i governi Conte. Ora, le condizioni che avevamo posto per restare in questo Governo sono state tutte completamente disattese”. E’ quanto scrive sui social la deputata M5S Giulia Sarti, componente della Commissione Giustizia di Montecitorio. “Non esiste nessuna transizione ecologica e non si fanno passi verso la tutela dell’ambiente. I nostri decreti vengono fatti a pezzi, vedi il decreto dignità o le buone misure come il cashback. Ciliegina sulla torta: il Consiglio dei ministri di ieri. Smantellamento totale della giustizia penale e della nostra riforma sulla prescrizione, una riforma in vigore per tutti i reati commessi dal 1 gennaio 2020. Cancellata dopo un anno e mezzo dalla Cartabia con il placet di tutti i ministri nel Cdm di ieri, prima ancora che inizi a dispiegare i suoi effetti”, attacca la parlamentare riminese, che aggiunge: “Ora, è ovvio che la battaglia si sposterà in Parlamento ma il punto è un altro. Non si distrugge in pochi minuti il lavoro di una vita fregandosene dei propri colleghi. Deve essere chiaro che quanto è successo ieri avrà delle conseguenze e deve essere altrettanto chiaro che la resa di ieri sulla prescrizione, non è stata una decisione di tutto il M5S”.

Prescrizione, 5Stelle spaccati. Governo a rischio, “non ci sono condizioni per restare”
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