In un esilarante quanto diretto messaggio su facebook, Alessandro Di Battista fotografa alla perfezione il mondo fantastico di chi sta in Parlamento. Mentre ci sono scontri in piazza sulla gratuità dei tamponi, c’è chi può farlo gratis se non si vaccina. Ma chi? Leggiamo Di Battista.
Mentre fior di politici definiscono i tamponi gratis come un condono per gli evasori, nel favoloso mondo dei palazzi romani i senatori della Repubblica, ieri, hanno ricevuto questa mail. Il polo sanitario del Senato ha organizzato un nuovo calendario per tutti i senatori che vogliono fare il tampone. Notate bene. I giorni a disposizione sono il martedì, il mercoledì ed il giovedì perché di norma i lunedì ed i venerdì in Senato ci trovi solo le balle di sterpaglia che rotolano nei film western (oltre a qualche ex-senatore che va a scroccare la connessione o che ha nostalgia dei “migliori anni della sua vita”).
Mentre le farmacie italiane sono prese d’assalto ed i farmacisti non sanno più a chi dare i resti, in Senato abbiamo le fasce programmate. Neppure ci si deve prenotare. Sono fantastici. Inoltre pare che siano gratis! Certamente lo erano fino alla settimana scorsa quando non era ancora vigente il GP per i lavoratori. Ma, mi dicono, siano gratis anche stamattina. E sono gratis anche nell’euro-Parlamento (dove sono in molti a non essersi vaccinati). Ho appena letto la delibera scritta dal collegio dei questori del Senato in merito all’obbligo di GP e non prevede alcun costo per i tamponi. Ma come è possibile? Chi li paga? La Serbelloni Casellati Mazzanti Vien dal Mare lo sa? Forse sono coperti dall’assicurazione sanitaria dei senatori, assicurazione sottocosto per i senatori e ad alto costo per i contribuenti? Ad ogni modo anche questo fa parte della restaurazione…P.S. Io non sono un sostenitore del tampone gratis. Sono, piuttosto, molto scettico sul GP per i lavoratori.