La doppia preferenza di genere danneggia in realtà le candidate di sesso femminile, perchè “il maschio è maggiormanete infedele” e “sia accoppia con 4 o 5 rappresentanti del gentil sesso”. Lo ha sostenuto il leghista Roberto Calderoli, interenendo nel’Aula del Senato durante la discussione sul decreto per le elezioni della Puglia, e inssitendo nel’affrontare l’argomento tecnico con queste parole, nonostante le proteste levatesi immediatamente dai banchi delle opposizioni e i richiami del presidente di turno Ignazio La Russa: “Senatore, vedo che si sta avventurando…”. Ma Calderoli ha proseguito: “Chi conosce la materia elettorale sa che in collegi che hanno a disposizione un numero di candidature da 2 a 7 per cui piccoli, la doppia preferenza di genere danneggia il sesso femminile perchè normalmente il maschio è maggiormente infedele del sesso femminile. Per cui accanto a una candidatura maschile… il maschio solitamente si accoppia con 4 o 5 rappresentanti del gentil sesso, cosa che generalmente la donna non fa. Il risultato è che il maschio si porta i voti di quattro-cinque signore e le signore si ripartiscono i voti di un maschio non vengono elette. Se uno aumenta la platea dell’elettorato passivo riduce, frammentando l’espressione delle preferenze la possibilità che le donne siano elette. Le donne – ha concluso – bisogna metterle in lista, come abbiamo fatto noi in Umbria e in Toscana”.
Nulla a confronto di Super Quark – Calderoli sulla doppia preferenza di genere: maschio infedele, sia accoppia con 4 o 5 rappresentanti del gentil sesso
Ultime notizie su Politica
Alleanza Libera Europea e Patto Autonomia e Ambiente – Norma capestro su legge elettorale, convegno a Milano il 16 maggio
di Roberto Gremmo – Le organizzazioni aderenti all’Alleanza Libera Europea nello Stato italiano unite nel Patto Autonomie e Ambiente non ci stanno a subire l’ingiusta esclusione dalle prossime elezioni europee dovuta ad
Mattarella: Italia fascista totalmente sottomessa a Hitler
Civitella in Val di Chiana, 25/04/2024 – Rivolgo un saluto a tutti i presenti, alla Vicepresidente del Senato, al Ministro della difesa, al Presidente della Regione, al Sindaco, alle Autorità e, con
Incredibile ma vero. Voto su autonomia in Commissione Affari costituzionali. Leghisti assenti (fuori dalla porta?). Maggioranza va sotto
“Quello che è successo in Commissione Affari Costituzionali è clamoroso: la Lega ha messo sotto la maggioranza proprio sull’autonomia differenziata, il tutto sotto lo sguardo sconcertato del Ministro Calderoli. Il Pd chiede che
Un crollo dietro l’altro. Dalla Lega a Forza Italia. “Ciao Matteo”. Se ne va anche il primo sindaco in Lazio, a Ladispoli
Un passo alla volta… Dopo il patatrac in Basilicata, con il dimezzamento dei consensi e il sorpassone di Forza Italia, la Lega anche nel Lazio perde un altro pezzo. Alessandro Grando, sindaco di
Senza Renzi e Calenda il centrodestra non avrebbe vinto in Basilicata. Punto.
Vito Bardi, presidente uscente della Regione Basilicata , candidato del centrodestra, è stato rieletto grazie soprattutto ai voti di Azione e di Italia viva con Orgoglio Lucano. La coalizione di Bardi – con un