Appena 50 giorni fa era considerato un uomo politicamente morto, ora invece può vantarsi essere l’unico leader socialista ad aver fermato la destra sovranista e che potrebbe ancora formare un governo. Detto questo, se andiamo nel dettaglio, Pedro Sanchez, ha davanti una strada percorribile, ma è irta e piena di insidie. Psoe e Sumar sommano, con l’appoggio dei suoi ex alleati durante l’ultima legislatura, Erc Pnv Bildu e Bng, 172 seggi. In caso di nomina a un premier servono più sì che no, per cui sarebbe necessaria l’astensione del partito di Puigdemont, JxCat. E nulla al momento farebbe presagire che questo partito possa osare il via libera a Sanchez senza alzare tantissimo l’asticella delle sue richieste indipendentiste.