“La risposta di Nordio alle nostre domande sull’accordo con l’Albania non fa che aumentare le nostre perplessità”. Lo dice Maria Chiara Gadda, vice-presidente del gruppo di Italia Viva alla Camera, a proposito del question time con il ministro della Giustizia.
“Dichiarando che la sentenza del Tribunale di Roma sarebbe superficiale perché, a suo dire, non avrebbe compiutamente individuato le motivazioni caso per caso sul singolo migrante come prescritto dalle norme comunitarie e internazionali, viene da chiedersi in quale sede il governo abbia fatto queste stesse valutazioni prima di mandare persone in Albania e riportarle in Italia con i costi connessi. Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri di lunedì, mette in evidenza quanto evidentemente l’impianto normativo dell’operazione Albania avesse uno scopo più mediatico che di merito. Peccato che costi al contribuente più di 800 milioni di euro per gestire, forse, meno nel 2% dei migranti che arrivano con i barconi sulle nostre coste”, conclude.