Meloni: ho chiesto al centrodestra l’astensione. Ma c’è chi potrebbe votare col Pd. Solo noi siamo monogami

3 Febbraio 2021
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“So che all’interno del centrodestra ci sono altre posizioni. Ho proposto un mezzo passo verso l’altro con l’astensione, facciamo tutti un mezzo passo. ma solo se tutto il centrodestra fa la stessa cosa”. Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia intervenendo su La7. “E’ gia’ accaduto – ha aggiunto – che pezzi del centrodestra andassero al governo con altri, a parte noi che siamo monogami. Certo, ricostruire non e’ mai stato facile parliamo di gente che andrebbe al governo con il Pd”.

“Non sono d’accordo che non si possa votare. Ho trovato questa ricostruzione un po’, come dire, decisa… Anche sui tempi: oggi tutti sanno che il giorno dopo che si vota ci sarebbe un governo”. Lo ha detto Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, ospite di La7, a proposito delle osservazioni di ieri del presidente Mattarella sulla possibilitò di andare al voto. E in vista del voto, ha aggiunto Meloni, “abbiamo dato la massima disponibilità a mettere in sicurezza il Recovery Plan, il piano vaccinale, la massima disponibilità”. 

 “Non condivido la scelta del Presidente della Repubblica di aver escluso il voto e mi pare anche, francamente, che alcune motivazioni che il Presidente Mattarella ha addotto fossero forzate. Ad esempio non mi ha convinto sulla questione dei tempi, visto che 60 giorni e più sono già trascorsi dalla crisi innescata da Renzi agli inizi di dicembre. Io non ho nulla contro Mario Draghi ma è una scelta che non mi sento di avallare. Continuerò a fare quel che posso per lavorare ad uno scenario che porti l’Italia al voto.” Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, nel corso della registrazione di Restart in onda stasera su Rai2. “L’Italia non è una democrazia di serie B, il popolo ha diritto di scegliere e di farlo soprattutto nei momenti di difficoltà”, ha concluso Meloni.

Si consumerà su Draghi una rottura nel centrodestra? “Spero di no”, risponde la leader di FdI, Giorgia Meloni, nel corso della registrazione di Restart in onda stasera su Rai2. “Chi conosce il percorso di Fratelli d’Italia sa che in questi anni abbiamo lottato più degli altri per la compattezza della coalizione, anche quando lo pagavamo sul piano dei consensi. L’unità del centrodestra è un valore e farò del mio meglio per perseguirlo ma certo non snaturare me stessa”. “Se il governo Draghi nascesse – continua Giorgia Meloni a Restart- avrebbe gli stessi problemi dei governi precedenti: una platea di partiti che lo sostiene troppo eterogenea per fare cose chiare. Mi chiedo: se si mettono insieme nello stesso governo Pd e Lega, esattamente, qual’e’ la politica migratoria che facciamo? Difendiamo i confini o facciamo entrare tutti come vuole il Pd? Qualcuno mi deve rispondere, perché poi i provvedimenti di un qualunque governo passano per il Parlamento.” E infine, “ho fatto una proposta per la compattezza del centrodestra: possiamo trovarci insieme sull’astensione, in una posizione intermedia, è il massimo dove posso arrivare. Se poi gli altri preferiscono fare altre scelte non sarà colpa mia”.

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