Martina (Pd): questione Nord, grave non riconoscerla

11 Agosto 2020
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 Per il terzo giorno consecutivo, La Stampa dedica al tema della questione settentrionale ampio spazio. Dopo Bonaccini, parla un altro esponente del Pd. “La decontribuzione sul lavoro va estesa a tutto il Paese. Basta liti tra i territori, il Pd non dimentichi le regioni produttive”, afferma l’ex segretario del Pd, Maurizio Martina, in un’intervista al quotidiano torinese.

“E’ sbagliato innescare una ‘contrapposizione’ tra Nord e Sud, ma il governo e il Pd non devono dimenticare la ‘questione settentrionale’. C’è una questione meridionale, ma c’e’ anche una questione settentrionale che sarebbe un grave errore non riconoscere”. Secondo Martina, “oggi senza il Nord l’Italia rischia di non farcela. La scelta della decontribuzione per il Sud è basata su ragioni comprensibili e spero funzioni, anche se la temporaneità della misura può avere un’efficacia limitata” avverte, mentre “bisogna affrontare fino in fondo il nodo di una decontribuzione strutturale sull’intero territorio nazionale, a partire dal taglio del costo del lavoro per giovani e donne”. Per Martina va evitato, dunque, “il riemergere di contrapposizioni territoriali”, perché “sarebbe un errore non vedere come, in particolare al Nord, il combinato disposto crisi sanitaria-crisi economica rischi di essere la frontiera anche di una crisi democratica, di rappresentanza. Vorrà dire qualcosa se il lockdown è costato 40 miliardi di euro al mese al Centro-Nord, su un totale di circa 50 miliardi persi al mese”. (red)

Foto dal post della pagina facebook di Maurizio Martina

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