Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.E il governo sa che la bandiera dell’immigrazione è lo stellone per Matteo Salvini. Dopo 48 ore dall’autorizzazione a procedere per il blocco della Open Arms, la risposta del Viminale all’ex ministro prova a passare attraverso Luciana Lamorgese annuncia, attraverso il Corriere della Sera, nuove misure di contrasto e parla di “passi obbligati per gestire l’impatto di un flusso straordinario di sbarchi autonomi di migranti economici reso ancora piu’ complesso dall’emergenza Covid-19”. “Garantiremo la tutela della salute pubblica delle nostre comunita’ locali, ma i migranti economici sappiano che non c’e’ alcuna possibilita’ di regolarizzazione per chi e’ giunto in Italia dopo l’8 marzo 2020”, avverte. “Se avremo un’estate con migliaia di sbarchi? In questo mese di luglio ha influito la crisi economica senza precedenti che sta producendo un numero eccezionale di partenze dalla Tunisia di chi tentano di proseguire il viaggio in Europa – spiega -. Ho detto al ministro dell’Interno francese, Ge’rald Darmanin al Viminale, che la crisi tunisina non puo’ essere gestita da un solo Paese per tutta l’Europa”.
Insomma, sarà biglietto di andata e ritorno? Se l’esecutivo vuole sminare sul terreno di Salvini la questione che fa più bottino elettorale, deve dimostrare che non è solo un annuncio e togliere le ragioni della protesta dal piatto della campagna elettorale leghista.