Il ministero degli Interni, con una nota del 27 giugno, ha confermato l’intenzione di procedere a tagli ai comuni per 250milioni annui per cinque anni.
Ad essere più penalizzati saranno i comuni che si sono dimostrati virtuosi nell’approvazione di progetti PNRR; il paradosso è che si penalizza chi è stato capace e si limita la possibilità di mantenere i progetti avviati.
Il tutto mentre si parla di autonomia.
Dei 250milioni ben 85 saranno tagliati ai soli comuni veneti, evidentemente più abili nel reperire fondi europei.
Ed è proprio dal Veneto che sta partendo una protesta bipartisan da parte di sindaci di tutti gli schieramenti per fermare questa operazione di cassa sulla pelle dei comuni e dei loro servizi.
I sindaci piemontesi accetteranno in silenzio questo ennesimo taglio? Ma è mai possibile che ad esser bravi ci si smeni sempre?
Gigi Cabrino – Grande Nord Piemonte
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