Il sindaco Centrella ferma il 5G a Cocquio Trevisago. Il 22 luglio convoca a convegno gli esperti

13 Luglio 2020
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Il sindaco di Cocquio Trevisago, uno dei due primi cittadini del varesotto che hanno emesso ordinanza di diniego installazione fino alla comprovata non nocività dello standard in sperimentazione, denominato 5G, ospiterà presso il teatro di Caldana il 22 luglio prossimo tutti gli amministratori pubblici della Provincia di Varese che vogliono approfondire il tema, nel totale rispetto delle disposizioni di contenimento pandemia.
Il dottor Danilo Centrella, medico chirurgo oltre che Sindaco, ha invitato i principali esperti di elettrosmog per sviscerare rischi e reali potenzialità della nuova sperimentazione, confrontando idee e approfondimenti sull’onda del nuovo standard 5G:

  1. Aspetti politici/economici/sanitari
  2. Le ordinanze cautelative sulla sperimentazione 5G;
  3. Patologie e principio di precauzione;
  4. Lo stato dell’arte della ricerca;
  5. L’esempio della prima città che ha adottato Regolamento e consulta elettrosmog (Varese);
  6. Gli aspetti legali di tutela del cittadino e dei Sindaci, che preservano il proprio territorio.
    I relatori saranno di taratura nazionale, medici, biologi, fisici e legali che da anni operano in quest’ambito.
    Saranno presenti fisicamente in teatro e alcuni interverranno in videoconferenza, perché l’interesse a questa prima seria conferenza nella provincia di Varese sta raccogliendo un interesse insperato.

Il ruolo dei Comuni nella gestione delle tecnologie emergenti – spiega l’ufficio del sindaco in una lunga nota – è sempre stato poco definito da una parte perché gli Amministratori Pubblici sono stati relegati alla condizione di controllori delle fasi operative finali dei piani di implementazione che i gestori di comunicazione elettronica debbono presentare agli enti locali per legge ogni anno, dall’altra perché sono totalmente ignari del potere
di cui dispongono in materia di gestione del territorio.

C’è voluto infatti, addirittura il DL SEMPLIFICAZIONE per frenare l’onda degli oltre 500 sindaci valorosi che in tutta Italia hanno varato ordinanze per impedire l’installazione di impianti del nuovo standard tecnologico 5G nel proprio territorio.
Eppure regolamentare dal punto di vista urbanistico e paesaggistico le comunicazioni elettroniche è una delle principali azioni di maggior tutela del cittadino, politica, economica e sanitaria che ognisindaco e assessore avrebbe dovuto adottare.
Ci ha pensato Varese nel 2008 prima città in Italia a dotarsene con la sua relativa Consulta elettrosmog, organo, ovviamente, consultivo e non decisionale.
La capitale si è adeguata solo qualche anno fa.
Eppure questa condizione di non conoscenza, unita al contenimento pandemico degli ultimi sei mesi, ha consentito che la valanga di danaro, che le Telco hanno versato nelle casse dello Stato Italiano, confondessero le carte e improvvisamente il principio tutelato dalla costituzione per cui
l’impresa privata deve rispettare salute e dignità del cittadino è stato vanificato.

Il sindaco di Cocquio Trevisago, il dr. Danilo Centrella


Già il Decreto Cura Italia aveva lanciato i primi campanelli di allarme e proprio dopo che venne varato (In G.U. n. 70 del 17 marzo 2020) i Sindaci hanno cominciato a dire la loro a suon di ordinanze cautelative, prendendo coscienza dell’usurpazione del loro ruolo fondamentale su territorio in nome della falsa bandiera dello sviluppo, benché, appunto, non fossero mai stati preparati realmente alle azioni di tutela primariamente della salute pubblica, oltre che dell’ambiente.


Tra questi borgomastri illuminati se ne sono sinora distinti due in provincia di Varese: Rigazzi nel piccolo comune di Cremenaga (800 anime al confine con la Svizzera, che ha vietato il 5G) e il dottor Danilo Centrella nel più popoloso comune di Cocquio Trevisago (4 770 abitanti), che peraltro include anche Sant’Andrea, Caldana, Cerro e Torre, oltre le località di Bivacco, C.na
Stoppada, C.na Laghetti, La Rocca, Bonè, Carnisio, Monte Morto, Prà Camarèe, Ronco, Intello, Mulini, Roncaccio, Sass gross.

Il territorio comunale (9,55 Km quadrati) interessa parzialmente il versante Ovest del Monte Campo dei Fiori estendendosi sino al fondo valle, in cui lambisce il percorso del torrente Bardello. Lo sviluppo urbano si è storicamente articolato per nuclei urbani distinti, che mantengono le caratteristiche originarie della forma urbana e un patrimonio edilizio storico ben conservato e di particolare pregio.

Dal punto di vista ambientale il territorio di Cocquio Trevisago mantiene ancora caratteri elevati qualità lungo le pendici del Monte del Campo dei Fiori per la presenza di una florida vegetazione, mentre la parte di fondo valle presenta territori a prevalente vocazione agricola, ancora di buona
consistenza, ma vieppiù aggrediti dai recenti fenomeni di urbanizzazione.

Probabilmente il Sindaco Danilo Centrella oltre a voler tutelare la salute dei cittadini di cui è direttamente responsabile, nella vita opera brillantemente come medico chirurgo e urologo, ha pensato di tutelare anche quel patrimonio ambientale in cui la sua piccola cittadella sorge.

È Comune della Comunità Montana Valli del Verbano, del Parco Regionale Campo dei Fiori, della Comunità Montana Valcuvia e della Regione Agraria n.3 – Colline del Verbano Orientale.
Praticamente una cartolina dalle prealpi, un sogno turistico per i più attenti amanti della natura.
E forse la difesa dall’inquinamento da onde elettromagnetiche artificiali è una tematica sensibile al turismo post pandemia, proprio per le caratteristiche di tranquillità e isolamento a cui ci siamo ormai abituati.

Fatto è che il sindaco, con proprio provvedimento n. 13 in data 18.05.2020 ha disposto il divieto, in applicazione del principio di precauzione sancito e riconosciuto dall’Unione Europea, a chiunque di sperimentare, installare e diffondere sul territorio del Comune di Cocquio Trevisago impianti con tecnologia 5G in attesa di dati scientifici più aggiornati fra i quali la
nuova classificazione della cancerogenesi delle radiofrequenze 5G, annunciata dall’International Agency for Research on Cancer e prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, che evidenziano l’estrema pericolosità per la salute
dell’uomo.


Così ha presentato il provvedimento ai suoi amministrati:
“Gentili concittadini, da tempo si è acceso un dibattito a livello nazionale e internazionale sulla tecnologia cosiddetta 5G, ossia di quinta generazione, con prestazioni e velocità superiori a quelli della precedente tecnologia 4G.
Questa nuova tecnologia si basa su microonde a radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici, e attualmente siamo in mancanza di riscontri da parte della comunità scientifica sulle potenziali ripercussioni del 5G sulla salute umana. Nel dubbio, e per prevenire qualsiasi rischio per la popolazione, la nostra Amministrazione ha deciso di impedire, al momento, qualsiasi tipo di sperimentazione sul territorio comunale, in attesa che gli organi competenti abbiano modo di valutare l’impatto dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici indotti da questa nuova tecnologia.


Richiamando tra gli altri il “principio di precauzione” sancito dall’Unione Europea, spiegato nell’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’UE (in base al quale, se vi è la possibilità che una data politica o azione possa danneggiare il pubblico o l’ambiente, e se non c’è ancora consenso scientifico sulla questione, la politica o l’azione in questione non dovrebbe essere perseguita), ed essendo il sindaco responsabile della salute dei propri cittadini, è stata emessa un’ordinanza che vieta di sperimentare,
installare e diffondere sul territorio del Comune di Cocquio Trevisago impianti con tecnologia 5G in attesa di dati scientifici più aggiornati.
Poiché siamo fermamente convinti che il progresso tecnologico sia un importante traguardo e non volendo in alcun modo che il nostro territorio “resti indietro” rispetto a innovazioni di questo genere, siamo pronti a revocare l’ordinanza qualora la comunità scientifica fosse in grado di fornire risposte chiare e comprovanti l’assoluta sicurezza della tecnologia 5G. Nel frattempo, ci sentiamo obbligati a tutelare la cittadinanza da qualsiasi possibile rischio per la salute, e con questa ordinanza desideriamo
dare un segnale di cura del territorio, che mai come in questo periodo deve essere prioritaria su qualsiasi altro interesse.
Il Sindaco
Dott. Danilo Centrella

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Direttrice: Stefania Piazzo
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