Il “leghista” calabrese Sofo lascia Salvini e va con Meloni

18 Febbraio 2021
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L’eurodeputato della Lega Vincenzo Sofo annuncia, “in seguito al voto di fiducia al governo Draghi”, la decisione di lasciare il movimento politico guidato da Matteo Salvini. “La fiducia al governo Draghi per la Lega rappresenta una svolta netta rispetto al progetto politico al quale ho lavorato da quando Matteo Salvini e’ diventato segretario federale – spiega Sofo -. Sono entrato in questo movimento nel 2009 perche’ era l’unica alternativa al Pdl e a una deriva centrista del centrodestra che lasciava orfani milioni di italiani in cerca di qualcuno che ne difendesse le istanze identitarie, patriottiche e sociali. Proprio per questo fui tra i primissimi e piu’ entusiasti sostenitori della svolta nazionale impressa al Carroccio da Salvini per costruire una forza politica in grado di dare battaglia a Bruxelles per impedire il suicidio dell’Europa e del nostro paese a colpi di folli direttive UE. Oltre che essere tra i piu’ convinti promotori di un’alleanza con Fratelli d’Italia come alternativa al monopolio politico del centrismo. Ecco perche’, pur comprendendo il momento emergenziale, per coerenza con le mie convinzioni non posso condividere il percorso intrapreso entrando nella grande alleanza a sostegno del neonato governo Draghi, il quale temo che provvedera’ passo dopo passo a un reset di tutto cio’ per il quale ci siamo battuti. Con questa decisione la missione della Lega cambia e mira a raccogliere l’eredita’ del Pdl piu’ che a costruire un grande movimento patriottico, identitario, conservatore e sociale. Scelta legittima e probabilmente affine alla sua natura originaria ma in contrasto con le ragioni per le quali personalmente aderii a questo movimento e ai fondamenti che hanno sempre caratterizzato la mia attivita’ politica. Prendo dunque atto di questa svolta che pero’, nonostante sia difficile e doloroso lasciare un movimento dopo quasi dodici anni e molte battaglie fatte, mi impedisce di proseguire oltre la militanza per la Lega. Che non rinnego – sottolinea -, che ringrazio e che continuo a ritenere un interlocutore politico importante su molti temi. Ma devo continuare il mandato affidatomi nel 2019 dagli italiani di battermi al Parlamento Europeo contro le tante storture e ingiustizie dell’Unione Europea attuale e cio’ a mio avviso poco si concilia con le intenzioni di Zingaretti, Renzi e Di Maio che, come si evince dalla scelta dei ministri, costituiranno la spina dorsale di questo governo Draghi rendendo difficilissimo alla Lega riuscire a indirizzarlo verso la strada giusta. Ecco perche’, per continuare nella mia missione a Bruxelles, nei prossimi giorni offriro’ il mio contributo alla famiglia di conservatori europei attualmente guidati da Giorgia Meloni”, conclude l’eurodeputato.

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