Il governo traballa e va sotto quattro volte. Tetto all’uso del contante, passa la proposta Meloni a 2000 euro

17 Febbraio 2022
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Maggioranza spaccata sul Milleproroghe. Nella notte nelle commissioni riunite Bilancio e Affari costituzionali della Camera il governo e’ andato sotto quattro volte. Dal tetto all’uso del contante alla questione delle bonifiche dei siti inquinati di Taranto, fino alla proroga di tre anni dell’applicazione dei divieti di sperimentazione sugli animali: gli emendamenti presentati dai partiti sono stati approvati con il parere contrario dell’esecutivo. Una modifica di FI sulle graduatorie degli insegnanti, e’ stata invece respinta nonostante il parere favorevole del governo. Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, sui social evidenzia l’inciampo.

La proposta targata FdI che lascia la soglia dell’uso del contante a 2.000 euro fino all’inizio del 2023, sostiene, e’ “un provvedimento importante per famiglie e imprese: siamo riusciti a portare a casa un primo, piccolo, ma significativo risultato per favorire l’economia reale” che dimostra “che un’alternativa alla deriva tecnofinanziaria dell’ultimo decennio e’ possibile”. La norma, racconta all’AGI Paolo Trancassini, capogruppo del partito in commissione Bilancio e primo firmatario dell’emendamento, e’ passata con 39 voti favorevoli contro 38 contrari.

“E’ stato votato da alcuni deputati di Forza Italia e della Lega e anche da uno delle Autonomie. Non so se c’e’ stato anche qualche dissidente grillino”, prosegue. Giovanni Vianello del Gruppo Alternativa, esulta invece per lo stop all’articolo 21 del provvedimento: “Volevano sottrarre i fondi delle bonifiche delle ‘aree escluse’ dell’ex Ilva di Taranto per destinarli alla continuita’ produttiva del siderurgico – spiega – Le risorse economiche sequestrate ai Riva tornano invece alle bonifiche. Il nostro emendamento e’ stato approvato contro la volonta’ del Governo da tutti i partiti, solo la Lega e Fratelli d’Italia hanno votato conformemente al parere del Governo”.

Tema scuola: nel Movimento 5 stelle Lucia Azzolina, ex ministra dell’Istruzione, commenta con favore la bocciatura dell’emendamento proposto da Forza Italia – il governo aveva espresso parere favorevole – “che non avrebbe permesso quest’anno l’aggiornamento delle graduatorie e il contemporaneo rinnovo delle graduatorie per le supplenze”. La Lega, sottolinea, “ha invece votato a favore. Non potevamo permettere che venissero bloccati migliaia di giovani e precari. Il Governo ora non perda tempo e proceda con gli atti necessari. Le graduatorie ad esaurimento e le graduatorie per le supplenze vanno aggiornate subito”, conclude. 

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