di Gigi Cabrino – Il Parlamento sta votando il decreto semplificazioni e l’aula ormai è una piazza da comizi. Tra i provvedimenti previsti dal dl semplificazioni è prevista una sanatoria per gli immigrati in attesa di permesso, per venire incontro alle numerose richieste del mondo del turismo e dell’agricoltura in ricerca di personale.
Un emendamento presentato da Fratelli d’Italia, che ovviamente si oppone ad ogni forma di regolarizzazione senza se e senza ma, ricompatta il centrodestra che ormai ha nel mirino le elezioni di fine settembre dal momento stesso in cui è caduto il governo Draghi.
Ovviamente la Salvini premier riscopre l’equazione immigrato =delinquente e quindi appoggia l’emendamento di Fratelli d’Italia, Forza Italia segue per inerzia.
Ma in aula scoppia il caos. È bastato fare osservare che la norma regolarizzatrice degli immigrati, richiesta fortemente dalle imprese turistiche e agricole , nel testo originario uscito dal CDM è stata votata alla unanimità, quindi anche dai ministri di Lega e Forza Italia e che il ministro del turismo, il salviniano Garavaglia, non più tardi di due mesi fa auspicava proprio un allargamento delle misure per l’inserimento lavorativo di immigrati per soddisfare le richieste delle imprese turistiche (vedi qui: https://www.lanuovapadania.it/economia/garavaglia-rivedere-il-decreto-flussi-servono-piu-stranieri-per-salvare-lestate/).
Ma oggi il vento è cambiato, quindi quanto votato convintamente poche settimane fa diventa inaccettabile, conta solo fare i duri e puri, possibilmente più duri e più duri del rivale-alleato in vista del 25 settembre.