di Benedetta Baiocchi – Che non si sia trattato di una semplice formalità lo si capisce per il raggio d’azione dell’inchiesta della procura di Bergamo che ha fatto fare capolino alla guardia di finanza al ministero della Salute, all’Istituto superiore di sanità e in Regione Lombardia. Ecco la finalità della ricerca. Verificare non solo se il piano pandemico nazionale fosse stato “aggiornato” ma anche se fosse stato anche di conseguenza “attivato e applicato” a partire dal 5 gennaio 2020.
Il 5 gennaio è la data in cui l’Oms aveva lanciato a livello mondiale l’allarme di una polmonite sconosciuta. Come si sono attivate le istituzioni? Questa domanda è di fatto il passaggio chiave dell’ordine di esibizione di atti e documenti firmato dai pm di Bergamo e che ha portato la Gdf ad acquisire carte in vari uffici del Ministero della Salute, all’Iss, in Regione Lombardia e in altri enti. Il reato per cui i magistrati stanno indagando in questa tranche di indagine è epidemia colposa. Tutto a posto o qualcuno trema?