Chi incanala ora malessere sociale. Gli Ultras organizzano protesta a Roma

27 Maggio 2020
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di Luigi Basso – La Repubblica Italiana si è sempre fondata, fin dalle sue origini, su un sapiente equilibrio DI poteri, TRA poteri, una complicata alchimia in cui hanno trovato collocazione e spazio adeguato le più disparate componenti della società italica: comunisti, reduci del fascismo, Chiesa, sindacati, borghesi, proletari, e così via.


Uno degli ingredienti principali dell’alchimia italica è stata l’individuazione del soggetto più adatto a svolgere il fondamentale compito di incanalare il dissenso e l’opposizione al Sistema verso un binario morto, verso il nulla, in base al manzoniano “sopire e troncare … troncare e sopire”.


Il PCI assolse per quasi mezzo secolo alla delicata quanto essenziale mansione (infatti in base a più alti accordi internazionali, l’Italia non avrebbe mai potuto entrare nella sfera Sovietica, ma ciononostante un terzo degli italiani era risolutamente convinto che avrebbe presto visto sorgere il sol dell’avvenire dalle urne elettorali… contenti loro).


Negli anni 90 la Lega si trovò a dover svolgere il ruolo di “incanalatore” del dissenso (la dimostrazione della falsità del progetto si è avuta ex post, a posteriori, quando si è scoperto che i vertici, i dirigenti e moltissimi leghisti che si mostravano in pubblico feroci Guerrieri del Nord, con la mano sul cuore a cantare a squarciagola inni separatisti, erano in realtà ferventi adoratori dello Stato Centrale e amanti ricambiati della Città Eterna: un caso psichiatrico, più che politico, ma…. contenti loro).


Poi è stata la volta dei 5 stelle, passati dalla lotta alla Casta dura e senza paura, ai voli di Stato: la trasformazione dei Grillini in establishment è cronaca, attualità.


Oggi, con la crisi sociale, economica e politica che si delinea, crisi che covava da tempo e che l’epidemia di Covid 19 ha solo accellerato, al Sistema Italia manca il soggetto che si preoccupi di incanalare il dissenso ed il disagio verso il nulla, salvando il Sistema stesso in modo che possa perpetuarsi fingendo di cambiare.


In questo scenario va osservato il fenomeno degli Ultras delle squadre di calcio che vorrebbero fare una manifestazione POLITICA a Roma nei prossimi giorni.


Si tratta di soggetti sicuramente organizzati in modo gerarchico, ben addestrati anche alla guerriglia; i loro capi hanno indubbie qualità politiche, dato che sono abituati a tessere contatti e a rapportarsi riservatamente con Forze dell’Ordine e con vertici delle Società di Calcio.
Manca tuttavia a questi soggetti un progetto politico, un manifesto.
In questa carenza assomigliano, per ora, più al Movimento dei Forconi che nel 2013 servì a incanalare la protesta sociale scoppiata dopo 2 anni di austerity: quella protesta fu un fuocherello e fu un lavoro semplice usare i Forconi per far sfogare gli strati più disagiati senza troppi danni.
Ora la crisi sembra divampare in modo più profondo ed esteso.
Al momento, i candidati più seri, pur coi limiti sopra indicati, al ruolo di “incanalatori” sembrano gli Ultras.
Funzioneranno? Per farlo dovranno dotarsi di un programma politico e non sarà facile.

Photo by lcs _vgt 

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