L’ex assessora regionale catalana all’agricoltura Meritxell Serret, messa sotto processo in Spagna per aver partecipato a un tentativo di dichiarare l’indipendenza della Catalogna insieme ad altri politici separatisti, si e’ consegnata in mattinata alla Corte Suprema di Madrid dopo piu’ di tre anni in Belgio. Lo riportano i media spagnoli. Serrett aveva abbandonato la Spagna nel 2017 insieme ad altri politici indipendentisti, tra cui l’expresidente regionale Carles Puigdemont. Come lui, si era stabilita in Belgio.
Il suo ritorno in Spagna avviene due giorni dopo il voto del Parlamento Europeo in favore della revoca dell’immunita’ di Puigdemont e di altri due politici catalani eletti come eurodeputati, Toni Comin e Clara Ponsati. Per loro, il giudice della Corte Suprema spagnola Pablo Llarena aveva emesso ordini d’arresto internazionali. Su Serret, invece, non ricadeva la stessa richiesta, visto che i reati che Llarena le contesta, appropriazione indebita e disobbedienza, sono minori rispetto a quelli di cui sono accusati i tre colleghi, che comprendono quello di sedizione. Il giudice ha concesso a Serret la liberta’ provvisoria. Dovra’ presentarsi in udienza in tribunale l’8 aprile. L’ex assessora adesso ha intenzione di tornare in Catalogna e insediarsi come deputata regionale, incarico per cui e’ stata eletta il mese scorso. “Era il momento giusto per tornare”, ha detto Serret all’uscita dalla Corte Suprema.