“Stavolta Meloni ha fatto bene a rimarcare lo sgarbo avvenuto”. Lo dice l’ex ministra Emma Bonino in un’intervista a La Stampa dopo l’incidente diplomatico con Macron. Ma ricorda che anche la premier “nei suoi viaggi ha ostentatamente evitato Parigi, dando priorità a Berlino, non ha fatto una scelta sagace”. “L’ultima vera concertazione tra leader europei su Kiev, a parte quelle gestite dalle istituzioni Ue, aveva visto Draghi protagonista, assieme a Macron e Scholz. Ma ora non si capisce – osserva Bonino – il perché di un ‘declassamento’ di questo governo rispetto a quello che lo ha preceduto, visto che la continuità del sostegno all’Ucraina e alla Nato è stata ribadita dalla Meloni senza se e senza ma, fin dall’inizio”.
“Premetto – prosegue l’ex ministra degli Esterni – che non condivido nessuna delle iniziative che Meloni porta avanti in Italia, ma la gestione di questa vicenda ha il tratto di un affronto pubblico al governo, se non al Paese. L’Italia ha un ruolo internazionale non secondario rispetto a quello di Francia e Germania, senza parlare del Trattato del Quirinale appena entrato in vigore. E Zelensky, che è attentissimo alle vicende europee, avrà notato questo cambio di geometrie politiche, quindi la premier ha fatto bene a sottolineare che c’è stato uno sgarbo”. Ma aggiunge: “È evidente che per Macron i viaggi recenti di Meloni, che ha ostentatamente evitato Parigi, dando priorità a Berlino, hanno segnalato che la presidente del Consiglio non era interessata a coordinarsi con l’Eliseo in vista del Consiglio europeo”.