“Il mio sogno è avere questa unione repubblicana che prenda l’agenda Draghi come base e metta insieme tutte le anime che vi si riconoscono”, tutti “i liberi e forti: Calenda, Renzi, Toti, Bonino, Letta, Speranza” e anche “Di Maio che è stato un bravissimo ministro degli Esteri”. Così il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, a Mezz’ora in più su Rai 3, parlando di “un’unione e un rassemblement repubblicano”, e di “un listone allargato di presenze politiche che abbiano un programma politico: Letta sta lavorando su questo e ci stiamo lavorando tutti”.
Iv, Calenda, Di Maio. Tutti si definiscono interpreti dell’agenda Draghi: al voto queste forze di centro si presenteranno unite? “Dico semplicemente che l’agenda si costruisce sui contenuti, con chi ha saputo sostenere il governo e ha un progetto coerente per il futuro. Conterà molto anche lo stile perché i moderati, i centristi, chiamiamoli come vogliamo, sono moderati nei toni, ma coraggiosi e rivoluzionari nei contenuti. I populisti sono grandi urlatori alla pancia, poi non vogliono cambiare niente perché hanno paura delle reazioni alle riforme”, risponde all’Adnkronos il vicepresidente della Camera Ettore Rosato, presidente di Italia Viva.
Intanto domani, lunedì 25 luglio, alle 11, alla sala Stampa estera, si terrà una conferenza stampa organizzata da Azione-Più Europa per presentare il manifesto del Fronte Repubblicano per le elezioni politiche del 25 settembre. Parteciperanno Carlo Calenda, Emma Bonino, Benedetto Della Vedova, Matteo Richetti, Riccardo Magi ed Enrico Costa.
Il programma “è rivolto a tutte le forze politiche (e personalità) democratiche e europeiste, che non hanno fatto cadere Draghi. Lo presenteremo nel dettaglio con Piu’ Europa domani. Ma siamo aperti a discuterne con tutti. Non è aut aut. Solo invito a affrontare questioni vere più che alchimie”. Lo scrive su twitter il leader di Azione Carlo CALENDA. Sempre su twitter scrive: “Tutti si riempiono la bocca di ‘Agenda Draghi’ poi vanno a manifestare contro il rigassificatore. Draghi ha parlato di cose concrete, non di fuffa. Domani presenteremo i punti fondamentali di un’agenda repubblicana. Aperti a discuterne con tutti. Avanti”. E ancora: “Uno dei punti di metodo rilevanti dell’agenda che presenteremo è il ripristino del principio di cursus honorum. Ci impegnamo a non candidare a posti di governo chi non ha avuto rilevanti esperienze amministrative o gestionali nel pubblico o nel privato”.
“Il quadro è quello definito dalla votazione sul Governo Draghi, quindi nessun rapporto con i 5 Stelle. Penso agli altri partiti che hanno appoggiato l’esecutivo: le forze di sinistra con Roberto Speranza, ma anche Italia Viva, Carlo CALENDA ed Emma Bonino. Poi, il percorso fatto da Luigi Di Maio non può essere che apprezzato”. Così il senatore Pd Andrea Marcucci in un’intervista al quotidiano Il Tirreno. Secondo Marcucci particolarmente importante è la collaborazione del partito di Matteo Renzi in Toscana: ”Italia Viva collabora con noi alla guida della Regione, non vedo perché questo non possa avere un risvolto a livello nazionale”. Quanto al rapporto con i tre ministri usciti da Forza Italia, Marcucci pensa che ”le forze centriste che ho ricordato possano svolgere un ruolo di ‘ponte’ rispetto a queste personalità. E dentro al Pd persone come me, di storia laica, riformista e liberale possono fare altrettanto”.