Sull’autonomia differenziata “ci sono dei pregiudizi che dovremo superare”. Lo ha detto il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, in un’intervista al “Corriere della sera”. Oggi il provvedimento arriva in Aula della Camera: “Io sono un inguaribile ottimista, penso che arriveremo a definire la legge. Mi spiace solo che questa riforma cosi’ importante sia bollata come una minaccia all’unita’ nazionale. Mi pare anche un atteggiamento irrispettoso nei confronti del capo dello Stato. Che e’ il garante della Costituzione e ha firmato la legge”, ha aggiunto. “Dovremo parlare al popolo del Sud che viene quotidianamente bersagliato da informazioni negative. Ma non e’ onesto far credere ai cittadini che questa sia un’operazione sovversiva che spacca il Paese. Non e’ la verita’”.
Ma i pregiudizi sono anche nel centrodestra: “Le discussioni entro la maggioranza sono sempre costruttive. Ma che salti il banco, nemmeno voglio pensarlo. L’Autonomia e’ il grande contributo della Lega al Paese, ma non e’ un blitz ma un segno di grande coerenza di questo governo. E’ un dibattito democratico che deve avvenire dentro al Parlamento e ci sono tutti i presupposti per un bel lavoro a favore di tutti. Peraltro, l’Autonomia e’ un pilastro del programma di governo, cosi’ come il premierato. Ripeto: che salti il banco nemmeno voglio pensarlo”, ha sottolineato.
Zaia ha parlato di dibattito che deve avvenire in Parlamento. Ma la settimana scorsa e’ finito in rissa. Oggi le opposizioni saranno in piazza: “Cio’ che e’ avvenuto in Aula e’ indecoroso. E qualunque violenza va condannata senza se e senza ma. Pero’ l’utilizzo del tricolore in quel modo, in un consesso democratico, e’ qualcosa che definire provocatorio e’ dire poco”. Quanto alla manifestazione della Lega di governo, per qualcosa che si sta discutendo in Parlamento, il presidente della regione Veneto ha specificato: “Le manifestazioni i partiti le hanno sempre fatte e la Lega ne ha fatte tante. E’ anche grazie alle manifestazioni che siamo arrivati a sottoscrivere il referendum sull’Autonomia, inserendo peraltro l’obbligo del quorum, con un estremo senso di responsabilita’”.
Molti governatori del Sud sono, a dir poco, scettici sulla riforma: “I miei colleghi governatori, del Sud e del Nord, li ho sempre sentiti dire che volevano piu’ competenze. Questa e’ l’Autonomia. Ed e’ normale: l’Autonomia non ha fatto alcun danno, non e’ responsabile di chi si deve curare fuori regione, dei dissesti finanziari, del fatto che in alcune zone d’Italia non ci sia l’acqua potabile e della spazzatura in strada. Questo, semmai, e’ figlio del centralismo. Per questo – ha concluso Zaia – mi aspetterei una rivoluzione contro: mantenerlo e’ un caso da manuale di sindrome di Stoccolma”.