di Gigi Cabrino – Esprimono preoccupazione le organizzazioni dei pensionati piemontesi in merito alle ultime due delibere della Regione Piemonte che mirano a creare risparmi nella sanità riducendo la permanenza in ospedale dei ricoverati.
Si contestano le “due delibere della Regione, secondo le quali gli ospedali possono dimettere gli anziani non più in fase acuta, ma ancora non guariti, inviandoli nelle Rsa mentre, nel contempo, si aumentano le tariffe del 5,1% senza aver emesso i promessi voucher per tutti in soccorso a famiglie e consorzi gravati da nuove spese”.
L’invio diretto in RSA non garantisce la continuazione della terapia sanitaria, mentre l’aumento dei costi delle RSA, molte delle quali a rischio chiusura per l’aumento dei costi energetici, non verrebbe coperto dai voucher biennali. Infatti, come.fanno osservare le organizzazioni dei pensionati, per l’ottenimento di questi buoni è richiesto l’isee socio assistenziale che tiene conto dei patrimoni dei familiari anche non conviventi.