Sale a 14 il numero delle vittime della tragedia di Stresa. E’ infatti deceduto poco all’ospedale Regina Margherita di Torino, uno dei due bambini che si erano in un primo momento salvati. Il bimbo di 9 anni era in condizioni critiche, intubato aveva riportato un brutto trauma cranico e toracico, oltre a fratture agli arti.
“Per ora procediamo per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, dobbiamo verificare anche la fattispecie dei reati di attentato alla sicurezza dei trasporti, anche in base alla natura pubblica o meno dell’impianto”. Cosi’ il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, al termine del lungo sopralluogo al Mottarone, dove la caduta di una cabina della seggiovia ha causato la morte di 14 persone, tra cui due bambini. “L’intera area e’ stata posta sotto sequestro – aggiunge – cominceremo dai rilievi tecnici per accertare le cause dell’incidente”.
L’azienda Leitner ha appreso oggi con profondo dolore la notizia della tragedia avvenuta tra Stresa e il Mottarone. In merito alla manutenzione dell’impianto, l’ultimo controllo magnetoscopico della fune è stato effettuato a novembre del 2020 e gli esiti dello stesso non hanno fatto emergere alcuna criticità, si legge in una nota. La revisione generale, che consiste in una severa revisione dell’intero impianto, dalle cabine ai carrelli, agli argani e alle apparecchiature elettriche, era stata realizzata nell’agosto del 2016. Da allora, ogni anno a novembre, si sono succeduti con regolarità i controlli alle funi. Sempre con esito positivo. Nell’impianto di Stresa-Mottarone Leitner ha in carico la manutenzione straordinaria e quella ordinaria, mentre i controlli giornalieri e settimanali di esercizio fanno capo alla società di gestione Ferrovie del Mottarone. “Il pensiero più profondo e commosso della nostra azienda, che rimane a completa disposizione assieme ai propri tecnici per cercare di individuare al più presto le cause della immane tragedia, va alle vittime, ai bimbi feriti e alle loro famiglie e a tutte le comunità coinvolte”, dichiara Anton Seeber, presidente di Leitner. Il controllo magnetoscopico, si spiega, prevede che tutte le funi degli impianti siano sottoposte a controlli visivi frequenti. Bisogna essere certi dell’integrità di tutta la fune, anche della parte interna. Per questo motivo, secondo i piani di manutenzione, le funi sono sottoposte a un controllo magnetoscopico. In pratica, la fune viene sottoposta a un campo magnetico con uno speciale toroide: l’analisi dell’onda elettromagnetica di ritorno permette di evidenziare eventuali anomalie da indagare. Al termine del controllo, il risultato viene validato dall’Ustif (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi).