di Gigi Cabrino – Fanno discutere le affermazioni dell’assessore alla sanità lombardo Bertolaso sull’anarchia sanitaria, il fatto che in Lombardia ogni azienda sanitaria faccia da sé.
Ma è dello stesso giorno un servizio de Lo Spiffero di Torino che evidenzia come in Piemonte, pur con una società piemontese dedita ai servizi informatici, ogni azienda sanitaria abbia uno o più sistemi informatici non comunicanti tra loro.
“Le aziende sanitarie e ospedaliere piemontesi hanno oltre ottocento diversi contratti per la gestione dei loro software. È una babele informatica e amministrativa quella in cui vivono Asl e Aso, tra gestori e sistemi” che, si legge, non parlerebbero tra di loro, il che presterebbe il fianco a rischi di hackeraggio.
E’ vero o non è vero che l’Asl Cuneo 2avrebbe quattro software diversi solo per la gestione delle cartelle cliniche e altrettante aziende deputate a gestirli? Ovvero, “Dedalus per la cartella clinica base, Metedata per la cartella endocrinologica-diabetologica, Tesi Spa per la cartella delle ecografie ginecologiche, Varian per le radioterapie”?
Ed è vero o no che l’Asl di Torino utilizzerebbe “Dedalus per la cartella clinica di reparto, Edp Studio per quella di neurologia e chirurgia plastica, Infogramma per la nefrologia e dialisi, S3k per pronto soccorso e pneumologia”? Il record spetterebbe all’Asl di Asti . Potrebbero essere davvero cento i contratti o sono fake news?
“Risale all’estate scorsa l’attacco hacker che ha paralizzato per giorni l’Asl di Torino paralizzando i computer degli ospedali San Giovanni Bosco, Maria Vittoria, Martini e Oftalmico”. Rimedi? Ed esiste una cartella clinica piemontese che raccolga online tutti gli esami, gli interventi e i dati di ogni paziente?
“Eppure la Regione ha chiesto alle Asl di dotarsi di uno standard unico che metta in rete almeno pronto soccorso e radiologia, così come avviene per la rete dei laboratori (eccezione virtuosa)” ma anche su questo fronte non sarebbero registrati progressi, secondo il giornale. Quali affidamenti e con quali bandi? Viene citato l’ospedale Mauriziano e il software di gestione della cartella clinica. Fai da te? “Pronto soccorso” compreso? Chissà., “Ricoveri ordinari e Day hospital”, “Accettazione ambulatoriale”, “Sale operatorie”, “Gestione dialisi”, Gestione terapie”, “Gestione Ris”. Un sistema che i maligni indicano essere una “Babele”. In tutto questo bailamme, quale sarebbe il ruolo del Csi Piemonte ( società informatica pubblica)?