di Roberto Gremmo – E’ morto a Cossato Enea Ribatto, scultore eccelso nell’arte funeraria, poeta in lingua piemontese e soprattutto, per noi, pioniere dell’autonomismo piemontese.Nell’ormai lontano 1980 fu infatti uno dei primi candidati nella lista di “Piemont” al comune di Torino, partecipo’ con entusiasmo alle iniziative dell’Uopa intervenendo ai convegni costitutivi e successivamente, dopo aver aderito alla “Lega Nord” divenne consigliere comunale della sua Cossato.Aveva ereditato l’amore per la nostra Terra dal padre, che già nel 1958 era stato candidato nelle liste del “Movimento Autonomia Regionale Piemontese”.
Ma la politica militante non lo attirava.Era invece un virtuoso nel campo della poesia, ovviamente in lingua piemontese tanto che nel 1978 aveva vinto il prestigioso premio “Pinin Pacot” e nel 1982 aveva pubblicato una piccola ma preziosa antologia delle sue opere nella pionieristica casa editrice di Anna Sartoris.In quell’occasione, il grande scrittore Barba Toni Baudrier volle scrivere la prefazione, cosa per lui molto rara, lodando soprattutto la composizione “Mia vos crija l’arvangia” (mia voce grida la rivincita) che sprona alla lotta per “sivilta’ e dignità ‘d Gent mai s-ciava”.A l’arvista Enea, s-pecne ant el giardin dla libertà Piemonteisa.