Vinca il cuore, non il cinismo della guerra

16 Aprile 2022
Lettura 2 min

di Roberto Paolino – Diciamolo. “O condizionatore o pace” è probabilmente uno dei punti più bassi che qualsiasi Presidente del consiglio abbia mai raggiunto nella storia repubblicana. Con questa enorme caduta di stile, il Presidente del consiglio di tutti dentro, ci vuol fare intendere che basta spegnere metoforicamente un condizionatore per raggiungere la pace.

La domanda sorge spontanea. Ma non dovevano essere le sanzioni già esistenti a mettere in ginocchio Putin? Non dovevano creare una situazione di malcontento, con magari manifestazioni popolari, che coincidevano con la caduta del regime? Nulla di ciò e accaduto, Putin è in sella e i consenso dei russi nei suoi confronti è al massimo storico.

Se vogliamo dirla tutta, a pagare il prezzo più caro delle sanzioni siamo noi, i nostri imprenditori, la nostra economia.

Se mettiamo insiem il caro prezzi già esistente, gas, benzina, che portano inevitabilmente all’aumento di tutti i prodotti, creando situazioni già oggi lo ripeto di grave disagio sociale, cosa potrebbe accadere a un Paese che energeticamente dipende da altri, se l’illuminato continuasse a perseguire il folle disegno dell’embargo totale?

Tale idea resa grottesca dall’esempio del condizionatore dimostra che se a fare tale uscita fuori posto fosse stato un altro e non Mario, l’infallibile, l’opinione pubblica lo avrebbe demolito, invece a lui è consentito tutto. Quello che rattrista è che noi il popolo ci siamo abituati a tutto, nulla ci scandalizza più, anche perché la classe politica attuale ha dimostrato di essere incapace di fare politica con la p maiuscola.

Non abbiamo più statisti, ma semplicemente soli megafoni elettorali, produttori di selfie, che fanno parte di un governo litigioso, che fa propaganda, con prese di posizione dure a parole, ma che poi alla fine votano tutto, perché la cosa più importante è mantenere la cadrega sotto le terga. Insomma, incompetenti e inconcludenti. Ma poi, scusatemi, voglio stigmatizzare in questo pensiero il comportamento di Biden e di Ursula von der Leyen.

Il primo ha uno strano modo di cercare di far finire il conflitto, adoperando frasi incendiarie  nei suoi comizi, forse perché la situazione allontana la forte crisi di consensi che sta registrando nel suo paese. Oppure pensa che più dura la guerra e più l’economia Russa viene fiaccata? La seconda testualmente: “Sono convinta che l’Ucraina vincerà la guerra”. È chiaro a lor signori poco importa di fare finire la carneficina in atto, interessa che la guerra venga vinta,l e parole trattative, cessate il fuoco, tregua,  sono sparite dai telegiornali, dai giornali e soprattutto dai discorsi di questi politici fuori dalla Storia.
Insomma, amici miei la pietas che tutti dovrebbero sentire in questi momenti tragici è stata sostituita da affari, interessi, dal cinismo più bieco.
Anticipo il mio pensiero domenicale a oggi perché domani e Pasqua ed giusto passarla serenamente in famiglia, sperando che la Pasqua di resurrezione coincida con la rinascita dell’umanità che vinca la pace.
Auguri
E che vinca il cuore e perda il cinismo.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Ponte di Pasqua. Via in 11,5 milioni per dimenticare guerra e Covid

Prossimo Servizio

Crescono le rate non pagate. Dopo Covid famiglie in crisi

Ultime notizie su Opinioni

TornaSu

Don't Miss