di Stefania Piazzo – Rai. Servizio pubblico. Tg2 delle 13 di mercoledì 1 giugno. Parla Antonio Tajani. Un curriculum di peso. Europarlamentare dal 2014, vicepresidente del Partito Popolare Europeo, vicepresidente e coordinatore unico nazionale di Forza Italia. Tanta roba, insomma.
E in geopolitica dei diritti umani come se la cava Antonio?
Se dovesse fare un quiz a scuola sulla pena di morte, il pluridecorato forzista forse maturerebbe un debito da rimediare a settembre. Perché sulla pena capitale, l’onorevole afferma che l’Europa magistra di democrazia è l’unica realtà al mondo dove non si giustiziano gli esseri umani. Negli altri Stati del mondo, invece, da mattina a sera, in ordine sparso?
Al confronto, Di Maio studia da statista.
Che pena, la politica. E che noia mortale l’assenza di un cartellino rosso che non è arrivato da alcuna parte. Uno strafalcione si perdona o, forse, nemmeno si distingue la realtà dall’immaginazione? Digestione da all can you eat. Nessuno, in redazione al Tg2, si è accorto dello svarione onorevole? E’ difficile scegliere chi abbia sbagliato di più, se la politica che la spara grossa, o il giornalismo che non distingue la verità dall’approssimazione.