Taglio contributi al Sud? Incostituzionale

7 Ottobre 2020
Lettura 1 min

di Luigi Basso – L’articolo 27 del Decreto Agosto mette nero su bianco, ancora una volta per chi non volesse capire, due cose: lo Stato Italiano non cambierà mai con la sua politica assistenziale ripetitivamente inutile verso il Sud ; il Nord è privo di rappresentanza politica ed è, oggi come non mai, terra di scorribande.


La norma citata prevede uno sgravio del 30% dei contributi previdenziali per tutti i dipendenti, più di 3 milioni, delle seguenti Regioni: Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, Abruzzo, Molise, Umbria.
Ora, poiché il Decreto Agosto è stato dichiaratamente emanato per la necessità e l’urgenza di provvedere a fronteggiare le conseguenze dell’emergenza scatenata dall’epidemia di Covid 19, non si vede come si possa giustificare una misura che privilegia le Regioni meno colpite dall’epidemia stessa.


Messa in questo modo è una misura senza senso, che si può solo spiegare come un vero e proprio atto di razzismo contro le altre Regioni italiane che, a questo punto, dovrebbero agire legalmente per ottenere lo stesso trattamento, almeno, di quelle meridionali.


Tra l’altro, è appena il caso di ricordare che questa misura è pure inutile: la de-contribuzione funziona per tempi brevi nei distretti industriali già organizzati e colpiti da crisi transitorie: il problema del Sud è che manca tutto, dalle superstrade alle infrastrutture tecnologiche.
Questa misura equivale a innaffiare la sabbia: si spreca solo acqua.
Il solito assistenzialismo all’italiana.

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