Non cessano le polemiche sullo sciopero del 17 novembre prossimo dopo le uscite del ministro dei Trasporti circa il weekend a casa, a suo dire, di chi staccava col lavoro il venerdì.
“Salvini il week end lungo lo fa ogni settimana da una vita, lautamente pagato dalla collettività. Invece per esercitare il proprio diritto di sciopero, un lavoratore paga di tasca sua, ed è un bel sacrificio, considerando i salari da fame”. Lo scrive su Facebook il responsabile economia di Sinistra Italiana Giovanni Paglia. “Più che il garante, vale la Costituzione – conclude l’esponente dell’Alleanza Verdi Sinistra – venerdì non si lavora”.Le pronunce della Commissione di Garanzia “sono degli indirizzi, delle indicazioni che la Commissione dà e che se noi non rispettiamo probabilmente i nostri comportamenti saranno sanzionati. Noi andiamo avanti. Sul diritto allo sciopero non siamo disponibili a farci intimorire da nessuno”. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a margine di un’iniziativa a Firenze. A chi gli ha chiesto se quello di venerdì prossimo sia uno sciopero generale, Bombardieri ha risposto: “Se noi proclamiamo uno sciopero generale del trasporto, del pubblico impiego, delle poste ed è un sciopero articolato anche per aree territoriali, se non è uno sciopero generale questo allora qual è? E’ chiaro che noi rileviamo che ci sia un intervento sulle scelte di Cgil, Cisl e Uil e un silenzio preoccupante sugli scioperi che ad esempio sono stati fatti ad ottobre. Chiedete a Salvini perché non ha fatto nessun intervento alla Commissione per gli scioperi indetti dai sindacati autonomi nel mese di ottobre. Ecco, magari potrebbero spiegare queste cose invece di insultarmi”.
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