“Vi scrivo da Londra dove ho cominciato a collaborare alle iniziative del Tony Blair Global Institute. Mai come in questi giorni sono convinto dell’importanza della politica contro il populismo”. Lo scrive Matteo Renzi nella sua e-news, convinto che “Giorgia Meloni abbia iniziato la propria discesa”. “Fare politica significa fare proposte credibili e riformiste. E significa farlo da adulti, come ha detto con una felice espressione il leader socialista Glucksmann. Fare politica da adulti significa non mettere veti sulla base delle antipatie ma far valere i voti. Ecco perché quegli adulti fanno la differenza utilizzando anche la tattica. È successo a noi con qualche mossa del cavallo del passato, è successo ai laburisti che hanno smesso di attaccare Blair e hanno vinto con Starmer, è successo a Macron quando ha bloccato l’avanzata della Le Pen. Chi si preoccupa dei veti e non dei voti, invece, fa un favore agli avversari. È accaduto nel 2022 a Letta che con il suo veto ha mandato a Palazzo Chigi Fratelli d’Italia. È accaduto nel 2024 a Calenda che con il suo veto ha mandato a Bruxelles i sovranisti e gli anti-Nato. Vedendo le cose dall’estero sono sempre più convinto che nei prossimi mesi ci vorrà tanta politica. Politica adulta, si capisce”, dice ancora Renzi.
“Giorgia Meloni ha iniziato – sottolinea – la propria discesa. Lo vediamo dal fatto che i suoi alleati la stanno abbandonando in Europa perché la sua leadership dei conservatori non è stata in grado di incidere. E purtroppo anche l’Italia non ha ottenuto nessuno dei Top Jobs cui potevamo puntare. Il Governo ha un problema con i conti pubblici. Si stanno rimangiando tutte le cose che avevano promesso, dalle reti Telecom, all’ex Alitalia, alle privatizzazioni delle Poste. Ma soprattutto non trovano i soldi per tagliare le tasse al ceto medio. Se non troviamo il modo di aumentare il potere d’acquisto delle famiglie ci sarà sempre più distacco tra i palazzi e le piazze: questo è il vero dramma del nostro tempo, il salario della classe media”.