Presidenziali Usa, l’incognita e le conseguenze sugli equilibri del mondo

4 Novembre 2020
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Gian Giacomo William Faillace – Partito il conteggio dei voti per le elezioni presidenziali statunitensi che vede Trump e Biden contrapposti, da una prima analisi si evince che la tanto attesa “onda blu” democratica si è infranta con il conteggio dei voti della East Coast.

Nonostante, in questo momento, i democratici siano in vantaggio, la partita è ancora aperta e, come quattro anni fa, gli Swing States saranno arbitri della partita.

Trump si è assicurato la vittoria i grandi elettori di tradizione repubblicana e più precisamente in Texas, Florida,Carolina del Sud e Kentucky e pare scontata che riportati una schiacciante vittoria anche in Pennsylvania, Ohio, Michigan,Georgia, Carolina del Nord, Indiana, Tennessee, Missouri, Alabama, Louisiana, Oklahoma, Iowa, Mississippi, Utah, Kansas, Arkansas, West Virginia, Nebraska, Idaho, Montana, Nord e Sud Dakota e Alaska, tutti Stati in cui è stato scrutinato oltre il 50% dei voti.

All’avversario Joe Biden, al momento vanno gli altri Stati dell’Unione anche se rimangono sospesi i risultati di circa dieci Stati.

Ad ogni modo non ci sarà un risultato a breve, considerando il fatto che rimangono da scrutinare i voti che sono pervenuti per posta e ammontano a circa 100milioni di voti ed è proprio su questi risultati che si sta accendendo la polemica.

Ma quali potrebbero essere, in Europa, gli effetti del voto americano?

Qualora vincesse Trump, l’Unione Europea non avrebbe un vero e proprio alleato negli USA: il tycoon sosterrebbe maggiormente un’Europa dei popoli e non un’unione di speculatori trans-nazionali, inoltre la holding terroristica dei Fratelli Musulmani, ed il loro braccio armato, leggasi ISIS, avrebbe numerosi problemi nell’affermazione della loro leadership in Nord Africa, M.O. e Africa Subsahariana.

In caso di vittoria di Biden, assisteremo alla ripresa della guerra in Siria, che si propagherebbe in tutta l’Africa del nord e in Africa centrale, Boko Haram otterrebbe nuovamente supporto dalla Casa Bianca, come al tempo di Obama e gli attentati a Nizza e Vienna sarebbero solo l’antipasto di ciò che accadrebbe in futuro, quindi avremo un’Unione Europea forte, un popolo europeo debole e una Gran Bretagna che dopo la Brexit, verrebbe esclusa da accordi commerciali con gli USA, come già dichiarato dal candidato-burattino democratico.

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