Ma reddito di cittadinanza e “Resto al Sud” non dovevano dare lavoro ai disoccupati? Salgono al 31,1% i giovani a spasso

1 Settembre 2020
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di Teodolinda – Dopo quattro mesi di flessioni consecutive, l’occupazione torna leggermente a crescere a luglio mentre, a fronte del calo dell’inattività, prosegue l’aumento del numero di persone in cerca di lavoro. Il tasso di disoccupazione sale al 9,7% dal 9,3% di giugno: si tratta del dato peggiore da settembre 2019. Ma più di tutti cresce ancora il tasso di disoccupazione tra i giovani, al 31,1% contro il 29,6% del mese precedente, raggiungendo il livello più alto dal 31,5% di febbraio 2019. 

Ma il reddito di cittadinanza che doveva sconfiggere la povertà e offrire fino a tre chiamate lavorative, che fine ha fatto? E’ un sussidio una tantum, a vita o è servito a generare posti? E il progetto “Io resto al Sud” rifinanziato e che garantisce decine di migliaia di euro a fondo perduto per l’avvio di nuove attività, che cosa ha generato? I disoccupati non scendono, anzi, lievitano.

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