di Giovanni Robusti – Oggi arriva anche Berlusconi. Lui, in persona. Tutti disponibili senza riserve. Anche la Meloni che resta fuori, forse si asterrà. E se dalla destra fosse un calcolo sottile messo a punto prima? Poniamo che i 5Stelle, alla vista di Berlusconi di fatto nel governo Draghi, decidano di votare con Rousseau in massa contro l’ingresso al Governo. A quel punto il governo prenderebbe una chiara piega di destra. Quindi, Renzi rompe tutto per portare Draghi al governo ma alla fine fargli governare un governo di fatto di destra. Inaudito per la sinistra che però non ha vie d’uscita. Al no (ma chi ci crede?!) dei 5 Stelle che hanno un terzo dei parlamentari alla Camera, Draghi e Mattarella prendono atto che non c’è proprio strada e si va ad elezioni, magari accelerate. Fantapolitica… E anche questo sarebbe un punto a vantaggio della destra. Per come si mette, comunque vada, i vantaggi, o presunti tali, andrebbero in un’unica direzione. Ma è solo fantasticheria in un contesto che è talmente incerto nelle sue dichiarate adesioni da consentire ogni ipotesi di soluzione. Bel colpo dott. Scotti!
E intanto noi poveri tapini a … spingere … la carretta.