di Cassandra – I media riportano il commento caustico sulle ambizioni di Draghi per succedere a Mattarella. “Il tentativo di Mario Draghi di diventare presidente è negativo per l’Italia e per l’Europa”. E’ il titolo di un editoriale dell’Economist, che il mese scorso aveva incoronato l’Italia “Paese dell’anno” grazie a Draghi.
Secondo il quotidiano britannico “il suo desiderio a malapena mascherato di lasciare Palazzo Chigi per il più grandioso Quirinale mette a rischio” il governo.
Un nonno al servizio delle istituzioni lascia sguarnito, di fatto, un parlamento senza personalità politiche particolarmente evidenti, tranne una manciata di teste pensanti. Il che significa che la pochezza della politica e dei partiti in Italia può essere mascherata nei tal show ma è chiaramente evidente appena si passa la frontiera e i media, indipendenti, non parteggiano come sugli spalti, per convenienza, per l’uno o per l’altro.
“Se eletto – scrive l’Economist – sarebbe difficile trovare un successore in grado di tenere insieme l’attuale coalizione, ideologicamente eterogenea. Se non eletto, la sua posizione sarebbe indebolita, quindi potrebbe essere per lui difficile proseguire lo stesso incarico”. Draghi poteva essere “diversamente politico” ma, alla fine, Roma non è Bruxelles. E il Quirinale non è la Bce.