La questione settentrionale non è una scatola vuota

28 Ottobre 2022
Lettura 1 min

di Roberto Pisani – Asso vince, Asso perde, Asso vince! Dov’è l’asso? Ho come l’impressione che dal giorno dopo le elezioni politiche si stia giocando al gioco delle tre carte che, si sa, ha un unico vincitore: il banco!

Il calo oltre ogni aspettativa della Lega ha di colpo fatto ritornare in auge la questione settentrionale e, guarda caso, a pochi mesi dalle prossime elezioni regionali lombarde. Buona fede o paura di perdere la regione traino dell’economia nazionale? 

E così nascono e muoiono comitati nel giro di qualche giorno, crescono rivendicazioni di simboli storici usati, al momento, come specchietto per le allodole buoni solo per incassare contributi statali derivanti dalle dichiarazioni dei redditi, movimenti o pseudo tali interni ed esterni alla Lega che hanno solo un motto: dagliela al Salvini, male assoluto e traditore del Nord!

Peccato che si parli solo di contenitori, di scatole, senza specificare veramente cosa c’è dentro quelle scatole! Da tutte le parti si chiedono adesioni senza specificare alcun programma politico. Si parla solo di questione settentrionale senza dire come si intende procedere per risolverla. 

Autonomia? Federalismo? Indipendenza? Secessione? Macroregioni? E ancora: cosa sarebbero queste macroregioni? Sostituirebbero le attuali regioni incorporandole oppure sarebbero un ente frapposto tra le regioni e lo stato centrale, creando in questo modo un ulteriore centro di potere a spese dei territori? 

Nessuno risponde a queste domande perché probabilmente nessuno è in grado di farlo! Si chiede adesione ma a cosa? A che programma politico? 

Niente! Si continua nell’ambiguità che la Lega ci ha abituato da ormai oltre trent’anni mettendo tutti questi temi, in netta contrapposizione uno con l’altro, sullo stesso piatto contemporaneamente. 

Solo Allenza per l’Autonomia che ha come referente principale Giancarlo Pagliarini, al momento, ha chiaramente specificato qual è l’obiettivo finale: la riforma dello stato in senso federale, sul modello svizzero. Anche se all’interno della stessa alleanza coesistono diverse anime con sensibilità diverse.

Tutto questo denota ancora una volta la pochezza della politica attuale che antepone la forma ai contenuti, che chiede consensi non specificando per far cosa e come, che presenta delle scatole chiuse e tante volte vuote. 

A me tutto questo fa pensare ad un tentativo di accreditarsi nei confronti di un elettorato troppe volte distratto e che vive di nostalgie represse.

Come diceva qualcuno a pensar male si fa peccato però a volte …..

Asso vince! Asso perde! Asso vince! Dov’è l’asso? Mi sa che qualcuno l’asso non lo vuole mollare!

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