“Così com’era un errore coprire le statue dei Musei Capitolini per la visita del presidente iraniano nel 2016, per presunti motivi di pudicizia, così lo è anche adesso, per le dichiarate ragioni di lutto. Le statue nei musei e sulle piazze delle nostre città hanno un forte valore non solo artistico ma educativo, poetico, identitario, di incoraggiamento individuale e collettivo. Vestirli o tatuarli con proiezioni di loghi commerciali o di messaggi politici falsa il loro senso e nolente o volente li banalizza, spesso ridicolizzandoli. Coprirli invece completamente, per qualunque motivo, equivale a una censura, e pertanto si oppone ai fondamenti della società libera”. Lo ha detto all’Adnkronos lo storico dell’arte Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli UFFIZI, a proposito dell’idea del sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha coperto con un lenzuolo nero la copia del David di Michelangelo in piazza della Signoria come “gesto forte” contro la guerra in Ucraina.