di Roberto Gremmo – Preveggenza, coerenza e lealtà, sono le virtù basilari, i tre pilastri della saggezza, le doti naturali che fanno di capitan mojito l’inimitabile star della politica italiana. Capacità di prevedere le cose? Virtù rara, che il nostro conducador possiede in abbondanza. Per esempio, prevedendo che in Cile avrebbe stravinto Jose’ Antonio Kant, il nostro Paolo Fox della Bovisa si era lanciato in dichiarazioni sperticate a suo favore. Smentite clamorosamente perché le elezioni cilene le ha vinte Gabriel Boric. Scelte di campo senza cambiamenti?
Lo ha dimostrato criticando per mesi la ministra Lamorgese, accusandola a ogni piè sospinto d’incapacità ed ha demolito Speranza colpevole di pavidità vaccinalista ed ecco che oggi lo spezzo ma non mi piego uomo già di governo proclama che Draghi deve restare al suo posto e che, udite, “la squadra di governo non si cambia”, il che’ vuol dire che adesso anche i due bersagli mobili della polemica salvinista vanno benissimo. Perché il leader maximo una coerenza nel dire oggi rosso e domani nero, per passare al verde e tornare al porpora certamente c’è l’ha.
Ma la virtù teologale che più caratterizza il novello uomo del destino e’ la lealtà. Ha detto che sostiene lealmente Berlusconi al Quirinale. Mormorando mentre strizzava l’occhio alla Meloni: “Silvio stai sereno”.