di Stefania Piazzo – Non si tratta di ripercorrere la cronaca giudiziaria degli eventi che hanno portato in Catalogna ad arresti, prigionia, detenzioni incredibili colpendo politici che hanno chiesto l’autodeterminazione del proprio popolo passando attraverso lo strumento “banale” della democrazia.
Si tratta di ricordare che un’Europa pilatesca non ha mai preso forte posizione, se ne è lavata le mani ribadendo la sovranità degli Stati dove l’essere padroni a casa propria voleva dire soffocare le aspirazioni di libertà di altri popoli forzatamente dentro quegli stessi stati.
Stranamente non ci sono state per i catalani o altri le stesse prodigiose battaglie per aprire ad un certo mondo arabo se pensiamo al trattamento che Bruxelles ha riservato in questi anni a chi per un’idea politica è stato processato e incarcerato. Nell’Europa dei diritti. Ecco, dai socialisti ai popolari ai sovranisti, un po’ di coerenza e sana riflessione, forse, non farebbe male.
Altrimenti ci sono popoli che fanno più comodo di altri. Basta sapere da quale parte si vuole stare.