In una lunga intervista il generale Leonardo Tricarico, già comandante dell’Aeronautica, presidente della Fondazione Icsa, boccia la proposta di Salvini di reintrodurre la leva. Ecco le sue ragioni in sintesi nel servizio di Airpress, e pubblicato qui https://formiche.net/2022/08/alla-difesa-servono-professionisti-non-coscritti-il-gen-tricarico-sulla-leva/.
“Ritengo che la possibilità di reintrodurre la leva in Italia sia definitivamente tramontata, soprattutto perché ormai è socialmente improponibile. Già quando è stata abolita c’era una forte contrarietà diffusa tra i giovani verso il servizio obbligatorio, e proseguire sarebbe stato veramente un atto di imperio, che confliggeva anche con la necessità di avere delle giovani reclute motivate e disposte a fare il servizio che cui erano chiamati a prestare. In altre parole, e forse questa è la cosa principale, obbligare il servizio militare oggi sarebbe offensivo nei confronti dei giovani italiani, dal momento che le Forze armate sarebbero costrette a impiegarli per i lavori più umili. Tutte le Forze armate, e l’Aeronautica dalla quale provengo in particolare, hanno ormai raggiunto un livello di professionalità tale per cui non sarebbe possibile, anche volendo, preparare in poco tempo quelle specializzazioni richieste per un utile inserimento delle reclute nello strumento militare”.
Non solo… “… ormai mancano le strutture adeguate a ricevere le eventuali classi di leva. Andrebbero riattivate, tra le altre cose, le organizzazioni e gli enti preposti, oltre a prevedere una professionalizzazione ad hoc per il personale addetto al reclutamento e alla formazione dei coscritti. Insomma, andrebbe rimessa in piedi tutta quella organizzazione che oggi non esiste più. Più proficuo della leva obbligatoria sarebbe, a mio avviso, pensare di allargare il bacino di reclutamento volontario”.