D’Alema, “confederare” le forze di sinistra: serve un partito nuovo

19 Dicembre 2020
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“Ora a sinistra serve un partito nuovo”. Lo afferma Massimo D’Alema sul ‘Corriere della Sera’. Il ragionamento dell’ex premier italiano è questo: “Il Pd era nato con la vocazione maggioritaria; ma non solo non ha raggiunto il 50%, è anche lontano da quel 30% di italiani che si riconoscono nella sinistra. Le formazioni che se ne sono staccate, compresa quella che per ragioni morali ho contribuito a fondare, hanno anch’esse fallito il loro obiettivo politico”.

“Serve una forza nuova, una vera e propria associazione politica – evidenzia D’Alema -. Che abbia degli iscritti, non dico i milioni di un tempo, ma cento, duecentomila persone che possano volersi iscrivere a un partito, abbiano il potere di decidere e non deleghino ai meccanismi casuali delle primarie la selezione della classe dirigente. In più dovrebbe avere una ideologia”.

Per quanto riguarda il governo, invece, spiega: “E’ senza alternative. Certo, se la destra fosse più matura, se riconoscesse che il Covid è una tragedia ben peggiore di quanto aveva predetto, e che l’Europa è oggi per noi la soluzione e non il problema, e si proponesse per un governo di più ampie intese, si potrebbero seguire altre strade. Ma la destra italiana non ha oggi questa maturità“. Dunque, è la previsione di D’Alema, Conte andrà avanti. “Temo solo la sirena dell’avventura – conclude -, che prende purtroppo molti politici dei giorni nostri. Al loro confronto perfino Berlusconi appare uno statista“.

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