di Stefania Piazzo – Un maglioncino e la pillola va giù. Due gradi in meno, due ore in meno, e si risparmia sul gas, sui costi. La ricetta del ministro Cingolani è tutta qua? La tempesta economica, come l’ha chiamata il presidente di Confindustria, è alle porte. I suo corrispettivi regionali del Nord nei giorni scorsi hanno dato l’allarme, hanno fatto sapere che la produttività della macroregione di fatto è a rischio, questione solo di tempo.
Il governo risponde preparando gli spot per riscaldarci di meno. Dopo il covid, la pandemia economica del gas incombe come il giro di ritorno della falce della morte!
La Spagna ha intanto provveduto a tagliare l’Iva del gas dal 21 al 5%, analoga misura era già stata introdotta in Italia ma è certo che il movimento speculativo e la guerra della Russia come reazione alle sanzioni occidentali hanno già assorbito qualsiasi intervento pubblico.
Lo si scriveva nei giorni scorsi: https://www.lanuovapadania.it/economia/industriali-del-nord-rischio-deindustrializzazione/. Le Confindustrie di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna hanno detto le cose come stanno. Bastasse spegnere la caldaia per uscire da questo lungo tunnel, stapperemmo una bottiglia. La realtà è che la guerra deve ancora iniziare. Dove non sono arrivare le bombe, arriveranno le bollette.