di Cassandra – Apriti cielo. Non si può più neanche andare a vedere una partita, adesso? Sì, sì, c’è la guerra in Ucraina, ci sono le mozioni per accogliere i profughi all’ordine del giorno, la sera del venerdì santo. E allora? Allora a Mairano e Pievedizio, nel bresciano, un nome che è un programma e che ci ricorda come l’Italia sia, di fatto, un mare di campanili e opposte bandiere, tifoserie politiche comprese, sembra essere scoppiata una polemica da curva sud.
In un post polemico, viene attaccato il sindaco Igor Zacchi, giovane primo cittadino che non nasconde la propria fede calcistica nella pagina ufficiale facebook (e che fa parte del gruppo FB “Sindaci Lega Lombarda per Salvini premier”). Il post afferma che il primo cittadino avrebbe “bigiato” la seduta del consiglio per andare allo stadio. Ma come, fa intendere il post, davanti ad una così solenne convocazione con un così importante tema?
Non sappiamo se sia davvero andata così. Di certo, andare nel caso a vedere il Milan non è un reato. Né si decade dalla carica di sindaco. E poi, anche se fosse, un po’ di svago non lo si può negare a nessuno, o no? Fate pace! Suvvia, viva la leggerezza. Forza Milan. E forza profughi, ovviamente.